Danza classica
Le prime basi della tecnica accademica accostandosi alla tradizione della danza classica con lezioni innovative e stimolanti!
TECNICA ACCADEMICA e PUNTE
Studio sistematico della tecnica accademica che procederà secondo una logica didattica, tenendo presente lo sviluppo psicofisico degli allievi.
SBARRA A TERRA
Migliorare la postura e la propriocezione corporea, imparando ad usare il corpo nella lezione di danza in maniera corretta e più consapevole.
Gli allievi vengono inseriti nei vari corsi tenendo conto dell’età e del loro sviluppo psico-fisico. Se già hanno esperienza di studio, sarà preso in considerazione il grado di preparazione: in base al loro livello e alle loro conoscenze tecniche, saranno inseriti, a giudizio dei docenti, nel corso a loro più idoneo.
Al fine di offrire agli allievi la possibilità di ampliare le proprie conoscenze, durante l’Anno Accademico vengono organizzati stages, laboratori e seminari – riguardanti le aree specifiche della Formazione – tenuti da docenti di chiara fama.
Uno degli obiettivi preposti è far entrare i ragazzi a contatto anche con realtà artistiche diverse, facendo vivere loro interessanti esperienze. Per questo motivo vengono proposti corsi brevi di approfondimento con varie tematiche e contenuti.
Livello 1 (8 – 9 anni) – Livello 2 (10 anni) – Livello 3 (11 – 12 anni)
Se nei primi 2 cicli uno degli obiettivi è dare una corretta postura, fornendo al bambino gli strumenti necessari alla conoscenza di quei concetti basilari per la sua formazione psico-fisica, nel 3° ciclo una delle finalità principali è costituita da una consapevolezza e conoscenza del sé corporeo sempre maggiore, che condurranno il bambino ad un lavoro di propriocezione più cosciente.
Il 3° Ciclo è un passaggio molto importante in quanto inizia lo studio della tecnica accademica: è fondamentale mantenere la spontaneità del bambino e considerare ciascun allievo nella sua individualità, in modo che lo studio di una tecnica, comunque rigorosa e dettata da codici fissi e regole ben precise, non vada ad annullare la sua creatività per andare soltanto alla ricerca di una perfezione di esecuzione. L’insegnante deve sempre considerare le capacità di attenzione e di concentrazione nonché le capacità fisiche di ogni singolo allievo, cercando di non pretendere più di quello che ciascuno di loro può dare. L’obiettivo che il maestro si deve prefiggere è educare alla Danza tutelando la salute psico-fisica degli allievi, facendo sì che essi possano acquisire gli elementi della tecnica e farli propri arricchendo il loro linguaggio corporeo e il proprio bagaglio di conoscenze. La tecnica dovrà essere non un insieme arido di schemi e regole, ma un ulteriore mezzo di comunicazione e di espressione, un elemento in più per fare emergere la propria espressività.
Nel livello 1 il programma è impostato in modo specifico sul passaggio dalla Propedeutica alla Tecnica Accademica e viene svolto sempre attraverso un lavoro dinamico e giocoso, continuando a coltivare l’immaginazione e la creatività degli allievi. In maniera divertente, liberatoria, e al tempo stesso controllata, il bambino diviene sempre più cosciente di sé e si accosta ai primi elementi della tecnica accademica in modo spontaneo e, al tempo stesso, consapevole.
Nel 2° e 3° livello si inizia ad affrontare lo studio sistematico della tecnica fornendo gli elementi e le basi della danza classica, che procederà secondo una precisa logica didattica, tenendo conto dello sviluppo psico-fisico degli allievi. Il termine stesso, tecnica, significa accettazione di regole, schemi fissi, codici prestabiliti: l’allievo si prepara dunque ad uno lavoro più impegnativo, non solo dal punto di vista fisico, ma anche da quello intellettivo. L’insegnante deve operare in modo tale che i bambini affrontino adesso lo studio della Danza in maniera serena, così come hanno affrontato gli anni del Giocodanza® o della Propedeutica. Per questo motivo è importante che la lezione sia varia e stimolante e che gli allievi siano sempre motivati. In particolare nel 2° e 3° livello, gli esercizi hanno lo scopo di far capire, e di fissare negli allievi, le regole della coordinazione dei movimenti e dei passi. Inizia, nel 3° livello lo studio delle punte che viene appreso nella seconda metà dell’anno e, inizialmente, soltanto alla sbarra.
Obiettivi
- far sì che, per gradi e senza noia, il bambino acquisisca e faccia suoi gli elementi della tecnica, che non saranno così sterili e imprigionanti, ma andranno ad arricchire il suo linguaggio corporeo e il suo bagaglio di conoscenze
- far sì che la tecnica divenga un elemento in più e non un insieme di regole e schemi che sacrificano l’espressività
- sapersi ascoltare, raggiungendo la propriocezione dei meccanismi articolari e muscolari e divenendo così più coscienti delle possibilità motorie
- strutturare lo spazio: lavoro sullo spazio inteso in senso geometrico e di volume, e anche come spazio non più solo personale, ma anche generale (degli altri)
- lavorare sulla dinamica e sull’energia
- lavorare sui contrasti
- educare all’ascolto musicale e al senso del ritmo, favorendo la conoscenza della struttura musicale: l’accellerare, il rallentare, il crescendo, il decrescendo, le pause
- studiare il rapporto tra la Danza e la Musica
- lavorare sul ritmo, sviluppando la capacità di inventare ritmi diversi
- attraverso il gioco del Teatro, far prendere coscienza della propria individualità, recuperando le capacità personali soffocate e atrofizzate dall’ambiente
- educare all’essere e non all’avere e all’apparire
- condurre l’allievo, attraverso un percorso teatrale organico e graduale, a valorizzare e aumentare progressivamente le proprie capacità espressive
- approfondire strategie e tecniche che stanno alla base della comunicazione, con particolare riferimento e attenzione all’uso del corpo
- l’introduzione della Danza di Carattere, dell’Hip Hop e della Danza Moderna offre agli allievi la possibilità di conoscere altri stili di danza, fornendo ulteriori strumenti di lavoro e di conoscenza
Competenze acquisite
L’allievo sarà più consapevole del sé corporeo e avrà imparato ad usare il proprio corpo in maniera corretta, migliorando, così, anche la qualità del movimento. Attraverso l’ascolto di sé avrà migliorato anche l’allineamento e la postura. Si sarà impadronito dei primi elementi e delle basi della tecnica accademica. Avrà inoltre raggiunto una maggiore coordinazione nei movimenti sviluppando, grazie anche alla Acrobatica e agli altri stili di danza, agilità, forza e, nello stesso tempo, armonia.
4° Ciclo: Livello 1 (13-14 anni) – Livello 2 (15-16 anni)
5° Ciclo: Livello 1 (17-18 anni) – Livello 2 (over 18)
Nel 4° e 5° Ciclo si prosegue lo svolgimento del programma secondo una logica didattica con un graduale aumento delle difficoltà, tenendo sempre conto delle capacità degli allievi. Si affronta lo studio di legazioni più complesse sviluppando il lavoro di coordinazione. Si sviluppa la plasticità delle braccia curando l’espressività del movimento.
Con il procedere del programma, gli allievi dovranno essere messi in condizione di appropriarsi degli elementi della tecnica ed essere in grado di saperli utilizzare con sicurezza, senza sacrificare la propria espressività, ma facendo emergere la loro personalità. Molta importanza viene data infatti in questi Cicli alla parte artistica della Danza: il movimento viene considerato non solo tecnicamente, ma soprattutto dal punto di vista della qualità, con le sue molteplici sfumature, che l’allievo dovrà riuscire a sottolineare con il suo personale modo di sentire e di vivere la Danza e la Musica.
Si prosegue nel 5° Ciclo con lo svolgimento del programma, aumentando le difficoltà. Accelerando i tempi di esecuzione (tempi musicali) e aumentando il numero dei passi all’interno delle legazioni, si sviluppano la resistenza, la forza e la stabilità, conducendo gli allievi ad una più libera padronanza del movimento. I passi già studiati e assimilati vengono inseriti in legazioni più complesse, cercando di raggiungere una completa padronanza del corpo, sempre curando la parte artistica ed espressiva della Danza.
Competenze
Proseguendo con lo studio, gli allievi diverranno più sicuri nell’esecuzione e acquisiranno maggiore padronanza migliorando inoltre la qualità del movimento. Il loro danzare sarà un danzare cosciente dove la tecnica sarà uno strumento in più, un ulteriore mezzo di comunicazione, senza nulla sacrificare all’espressività e all’essenza artistica della Danza.